Visita l'Archivio della Provincia di Genova dei Frati Minori Cappuccini

  • Pammatone Cappuccini 001r 

    1719 – 1776, 1922
    Introduzione de padri Cappuccini alla cura speciale dell'ospedale di Pammatone e galee
    Fondo storico provinciale, Serie: Registri di memorie e regolamenti degli Ospedali
    Regolamenti, memorie e trascrizione di documenti riguardanti il servizio dei Cappuccini presso l'Ospedale di Pammatone e sulle galere (1719).

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    Alle pp. 112-137, memoriale riguardante i privilegi concessi dalla Santa Sede agli ospedali di Pammatone e dei Cronici e la vertenza con l'abate della chiesa di S. Stefano circa la rivendicazione del diritto a celebrare i funerali dei defunti presso i suddetti ospedali (1922).
    Trascrizioni di regolamenti e decreti per il servizio sulle galee dal 1718 al 1791.
  •  Pammatone Cappuccini 001v

    1719 – 1776, 1922
    Introduzione de padri Cappuccini alla cura speciale dell'ospedale di Pammatone e galee
    Fondo storico provinciale, Serie: Registri di memorie e regolamenti degli Ospedali
    Regolamenti, memorie e trascrizione di documenti riguardanti il servizio dei Cappuccini presso l'Ospedale di Pammatone e sulle galere (1719).

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  •  Pammatone Cappuccini 003r

    1719 – 1776, 1922
    Introduzione de padri Cappuccini alla cura speciale dell'ospedale di Pammatone e galee
    Fondo storico provinciale, Serie: Registri di memorie e regolamenti degli Ospedali

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  •  Pammatone Cappuccini 003v

    1719 – 1776, 1922
    Introduzione de padri Cappuccini alla cura speciale dell'ospedale di Pammatone e galee
    Fondo storico provinciale, Serie: Registri di memorie e regolamenti degli Ospedali

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  • Sedute Cappuccini 002r 

    1861 – 1925
    Registro delle sedute secrete e generali
    Congregazione di Carità dei Terziari Cappuccini presso lo Spedale dei Cronici in Genova
    Verbali di riunione (1861-1905), rendiconti finanziari (sino al 1925) 

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    La Congregazione di carità dei Terziari Cappuccini presso lo Spedale dei Cronici in Genova fu fondata il 13 febbraio 1774 sotto il titolo di “Congregazione dei 72 discepoli”, denominazione che conservò sino al 1815, quando aderì al Terz'Ordine.
    Incominciò le funzioni religiose nella chiesa di S. Colombano nel 1812, con autorizzazione della Giunta ospedaliera.
    La sua finalità principale consisteva nel prestare assistenza agli ammalati dello Spedale dei cronici (o Ospedaletto) durante i giorni festivi. Nel 1901 incorporò la Confraternita del Sacro Cuore di Gesù.
  •  Sedute Cappuccini 002v

    1861 – 1925
    Registro delle sedute secrete e generali
    Congregazione di Carità dei Terziari Cappuccini presso lo Spedale dei Cronici in Genova
    Verbali di riunione (1861-1905), rendiconti finanziari (sino al 1925) 

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  •  Comunioni Cappuccini 004r rid


    1809 maggio 28 - 1842 ottobre 9
    Libro delle Comunioni generali
    Congregazione di Carità dei Terziari Cappuccini dell'Ospedale Pammatone

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    Nel 1751 Antonio Maria Casale e Gio Batta Delle Piane fondarono la "Congregazione de' secolari servi de' poveri infermi nell'Ospedale di Pammatone sotto la protezione di S. Filippo Neri", con la finalità di assistere gli infermi presso l'Ospedale di Pammatone durante i giorni festivi.
    Il servizio si svolgeva nei giorni festivi, allo scopo di sfuggire gli svaghi: le mansioni dei confratelli consistevano nel garantire l'igiene, l'alimentazione e la cura spirituale degli ammalati e nel fornire abbigliamento idoneo per i pazienti che venivano dimessi dall'ospedale. 

    Il documento riporta note di cronaca riferite alle celebrazioni dei giorni di Comunione generale ed elenco dei partecipanti.
    A norma del cap. 19 delle Costituzioni, i confratelli dovevano partecipare alla Comunione generale nell'oratorio nel giorno di S. Filippo Neri, nel secondo giorno della solennità di Pentecoste (in quella data si faceva anche la giunta generale per la nomina dei nuovi ufficiali) e nel giorno festivo più prossimo al 2 novembre.
  •  Comunioni Cappuccini 004v

    1809 maggio 28 - 1842 ottobre 9
    Libro delle Comunioni generali
    Congregazione di Carità dei Terziari Cappuccini dell'Ospedale Pammatone


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  •  Lettere Cappuccini 005r

    1753, ottobre 23
    Lettera del reverendo Sebastiano Canepa, missionario in Bulgaria, al padre superiore
    MONASTERO DI S. GIOVANNI BATTISTA, GENOVA, N. 5

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    Nel 1750 Giovanna Maria Battista Solimani promosse la fondazione dei Romiti di S. Giovanni Battista e ne elaborò le regole. Nel 1753 i primi sacerdoti battistini partirono per la missione in Bulgaria e nel 1755 ottennero il riconoscimento canonico, prendendo sede presso la chiesa di San Giovanni Battista dei Genovesi in Trastevere a Roma.
  • Lettere Cappuccini 005v 

    1755, gennaio 11
    Lettera di Giovanna Maria Battista Solimani, diretta presumibilmente ad un cardinale
    Monastero di S. Giovanni Battista, Genova, n. 3

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    Maria Antonia Felice Solimani nacque a Genova il 12 maggio 1688, nella parrocchia di S. Martino d'Albaro. Nel 1730 partecipò ad esercizi spirituali guidati dall'arciprete della parrocchia di Santa Croce in Moneglia, don Domenico Olivieri. In quell'anno si trasferì a Moneglia ove, con l'aiuto di don Olivieri, fondò la Congregazione delle Suore Romite Battistine (Monache Romite di San Giovanni Battista). Nel 1737 ritornò a Genova, sua città natale, e don Olivieri ebbe il permesso di trasferirsi anch'egli a Genova per dare assistenza alle monache. Nel 1742 fu richiesta alla Santa sede l'approvazione del nuovo Ordine, che fu approvato nel 1744.
    Il 20 aprile 1746 vi fu la vestizione delle prime dodici suore, in quell'occasione la Solimani prese il nome di Giovanna Maria Battista e pochi mesi dopo divenne badessa del convento. Le monache vivevano in stretta clausura, traendo piccoli introiti dalle elemosine e da lavori manuali. Nel 1747 grazie alla donazione di un mercante, le suore poterono acquistare un edificio situato in salita dei Cappuccini (attuale Salita delle Battistine).
    Giovanna Maria Solimani morì a Genova l'8 aprile 1758. Nel 1784 fu introdotta la causa di beatificazione.
  • Alassio Cappuccini 006r 

    1707
    Disegno del convento di Alassio.
    Fondo storico provinciale, Convento di Alassio, n. 8

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    Il convento di Alassio fu costruito nel 1593, grazie a una donazione a favore dei Cappuccini che, richiesti dalla popolazione locale e dalle autorità civili, si erano insediati presso una chiesetta intitolata alla Madonna del Soccorso. Con l'edificazione del convento venne anche ampliata la chiesa, che fu consacrata nel 1615 e dedicata all'Immacolata Concezione. A seguito della soppressione napoleonica, in virtù del Decreto Imperiale del 13 settembre 1810, il convento fu requisito dal Demanio e solo il 27 novembre del 1817 i Cappuccini poterono farvi ritorno. Nel 1866 vi fu la nuova soppressione, l'edificio fu abbandonato e successivamente demolito. Dal 1903 al 1932 la chiesa fu officiata dai Cappuccini esiliati dalla Corsica. Negli anni '30 iniziò la costruzione di un nuovo convento e nel 1972 fu costituita la parrocchia.
  •  Alassio Cappuccini 006v

    1707
    Disegno del convento di Alassio.
    Fondo storico provinciale, Convento di Alassio, n. 8

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  •  Olivieri Cappuccini 007r

    1844, dicembre 17
    Lettera inviata a don Olivieri da Elisabetta Serra, Alessandria d'Egitto.
    Opera Olivieri, n. 1

    Nicolò Olivieri nacque il 21 febbraio del 1792 a Voltaggio. Ordinato sacerdote il 18 febbraio 1815, fu vice parroco a S. Sisto di Pré dal 1817 al 1823, si dedicò alla cura pastorale e all'assistenza dei poveri, dei carcerati, dei portuali e alla redenzione delle prostitute. Nel 1838 fondò l'Opera per il riscatto degli schiavi, (denominata anche "Opera per il riscatto delle fanciulle more") e in ventisei anni di attività affrancò oltre ottocento bambini africani. Per raccogliere i fondi necessari a perseguire le finalità della sua Opera compì numerosi viaggi in diverse località francesi ed italiane e riuscì a coinvolgere la nobiltà di Milano, di Torino e di Genova. Si recò tredici volte in Africa, ove trattò direttamente con i mercanti di schiavi di Alessandria d'Egitto e del Cairo.
    Nicolò Olivieri si spense a Marsiglia il 25 ottobre 1864. La sua salma riposa al fondo della navata della chiesa parrocchiale di Voltaggio. Elisabetta Serra era presumibilmente la sorella, o la moglie di Giovanni Battista Serra, che ad Alessandria d'Egitto si occupava per conto di Nicolò Oliveri delle pratiche per l'emigrazione delle fanciulle.